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Stress Lavoro Correlato: Nuovo manuale INAIL e Piattaforma "Focus Stress Lavoro-Correlato"
Questa notizia è stata tratta da: http://www.puntosicuro.it/
Per supportare le aziende nella gestione e valutazione del rischio stress l’Inail rende disponibile in rete un nuovo manuale e la piattaforma “Focus stress lavoro-correlato”. Gli strumenti, il percorso metodologico e i vantaggi della registrazione online.
Roma, 19 Mag – Da ieri, nello spazio web dell’ INAIL – settore Tecnico-Scientifico e Ricerca (ex Ispesl) è disponibile la piattaforma“ Focus stress lavoro-correlato” che contiene una serie di risorse e strumenti finalizzata a supportare, con strumenti scientificamente validati, le aziende nella valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato secondo quanto indicato dal Decreto legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.
La piattaforma è attiva contemporaneamente alla pubblicazione del manuale “ Valutazione e Gestione del rischio da Stress lavoro-correlato. Manuale ad uso delle aziende in attuazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.” e infatti il portale raccoglie nelle sue parti molti dei contenuti presenti nel manuale.
Ricordiamo che l’INAIL – Dipartimento Medicina del Lavoro (DML) – ex ISPESL ha scelto di definire un percorso metodologico basato sul Modello Management Standards approntato dall’ Health and Safety Executive (HSE), contestualizzato al Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni e raccordato con le esperienze del “Coordinamento Tecnico Interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro” e del “Network Nazionale per la Prevenzione del Disagio Psicosociale nei luoghi di lavoro” sulla specifica tematica, nell’ottica di offrire all’utenza un “metodo unico integrato” per la valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato.
Nel portale sono offerte indicazioni sia in relazione al quadro normativo vigente sia al suddetto percorso metodologico basato sul Modello Management Standards.
Inoltre vengono offerti strumenti specifici per la valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato, ad esempio liste di controllo e questionari; strumenti che presenteremo in modo dettagliato, insieme al manuale, nei prossimi articoli di PuntoSicuro.
Un’altra parte del portale contiene invece documentazione e link di interesse sulla tematica dello stress lavoro-correlato con particolare riferimento alla normativa di riferimento, alle pubblicazioni Inail – ex Ispesl e alle pubblicazioni del Consorzio Prima EF.
Previa registrazione sul sito sono disponibili strumenti per effettuare, in linea con le indicazioni della norma, la valutazione e la conseguente gestione del rischio da stress lavoro-correlato.
Ricordiamo ad esempio che “per poter utilizzare il software per l’elaborazione dei dati raccolti con la Lista di controllo e con il Questionario-Strumento Indicatore e per poter utilizzare il Tutorial Focus Group è necessario effettuare la registrazione online”.
Con la registrazione nel portale e usufruendo degli strumenti valutativi disponibili, l’azienda non solo parteciperà all’implementazione di una specifica banca dati utile al monitoraggio nel tempo delle attività valutative, ma avrà anche a disposizione, in area riservata, tutti i dati inseriti per le varie fasi della valutazione, utili anche per successivi confronti.
SISTRI:
NECESSARIO AGGIORNARE IL SOFTWARE INSTALLATO SUI DISPOSITIVI USB
Per poter operare con efficienza, è assolutamente necessario che gli utenti che non hanno ancora aggiornato il software SISTRI installato sui dispositivi USB completino tale aggiornamento con un congruo anticipo rispetto alla scadenza del 31 maggio.
La procedura di aggiornamento è lanciata automaticamente con l'inserimento dei dispositivi elettronici in un computer collegato in rete, e, in funzione della velocità della rete, può richiedere diversi minuti.
Tale procedura è descritta in dettaglio nei documenti "Guida per l'aggiornamento del software del dispositivo USB" e "Guida per l'aggiornamento del software del browser SISTRI", disponibili nella sezione Documenti - Manuali e guide.
Il 14 gennaio 2010 è entrato in vigore il nuovo Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti denominato “SISTRI”, normato dal Dm 17 dicembre 2009, “Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009”.
La finalità del SISTRI è quella di riordinare il sistema di rilevazione dei dati sul ciclo di gestione rifiuti, ora tutto in forma cartacea e comprendente il "registro di carico/scarico", il "formulario di identificazione" e il "Mud". I dati relativi a questi documenti verranno ora registrati con dispositivi elettronici e memorizzati informaticamente in un sistema gestito dal Comando dei Carabinieri per la tutela dell'Ambiente.
Questa “rivoluzione” nella rintracciabilità dei rifiuti ha il duplice scopo di poter conoscere in tempo reale i dati relativi alla produzione, recupero e smaltimento dei rifiuti e di contrastare gli illeciti mettendo a disposizione del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente anche la tracciatura dei mezzi di trasporto sui quali viene caricato il rifiuti, tramite un sistema di rilevamento satellitare attuato mediante l’istallazione sui mezzi di trasporto di un sistema di rilevamento GPRS.
Tutti coloro che dovranno aderire al SISTRI dovranno quindi disporre di: un personal computer, una stampante, una chiavetta USB (fornita dal Ministero), una linea Internet e i mezzi di trasporto verranno dotati di una Black-Box (fornita dal Ministero) con funzione di monitorare il percorso.
ISCRIZIONE
Sono soggetti alla iscrizione al SISTRI tutti coloro che attualmente sono tenuti alla presentazione del MUD, di seguito si riportano i SOGGETTI OBBLIGATI E le TEMPISTICHE
PRIMO GRUPPO - Leggi i termini di proroga |
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ISCRIZIONE
Dal 14 gennaio 2010
al
28 febbraio 2010
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VERSAMENTO CONTRIBUTO
Dal 14 gennaio 2010
al
28 febbraio 2010
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DOPPIA GESTIONE CARTACEA ED ELETTRONICA
Dal 13 luglio 2010
al
12 agosto 2010
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GESTIONE SOLO ELETTRONICA
SISTRI
Dal 13 agosto 2010
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CATEGORIE |
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Produttori iniziali di rifiuti pericolosi con più di 50 dipendenti (ivi compresi i produttori ricompresi nell’articolo 212, comma 8 del Dlgs 152/2006).
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Imprese e enti con più di 50 dipendenti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lett. c), d) e g) (rifiuti da lavorazioni industriali e artigianali, rifiuti da attività di recupero rifiuti e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti da potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue da abbattimento di fumi).
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Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati a prescindere dal numero di dipendenti.
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Imprese e enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento rifiuti, a prescindere dal numero di dipendenti
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Soggetti di cui all’articolo 5, comma 10 del DM che tratta del trasporto intermodale di rifiuti: terminalisti e responsabili degli scali merci a prescindere del numero di dipendenti.
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Imprese di trasporto di rifiuti speciali iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali di cui all’articolo 212, comma 5, che raccolgono e trasportano rifiuti speciali. Compresi i produttori iniziali di rifiuti pericolosi (anche imprese con numero dipendenti fino a 50)che trasportano quantitativi superiori a 30 Kg/Litri al giorno
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Commercianti e intermediari di rifiuti
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SECONDO GRUPPO - Leggi i termini di proroga
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ISCRIZIONE
Dal 13 febbraio 2010
al
30 marzo 2010
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VERSAMENTO CONTRIBUTO
Dal 13 febbraio 2010
al
30 marzo 2010
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DOPPIA GESTIONE CARTACEA ED ELETTRONICA
Dal 12 agosto 2010
al
11 settembre 2010
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GESTIONE SOLO ELETTRONICA
SISTRI
Dal 12 settembre 2010
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CATEGORIE
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Imprese e enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi che hanno fino a 50 dipendenti (compresi quelli di cui all’articolo 212, comma 8 )
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Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lett. c), d) e g) che hanno fra cinquanta e undici dipendenti
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SU BASE VOLONTARIA
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ISCRIZIONE
dal 12 agosto 2010
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VERSAMENTO CONTRIBUTO
dal 12 agosto 2010
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DOPPIA GESTIONE CARTACEA ED ELETTRONICA
Per un mese successivo all’operatività del SISTRI
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GESTIONE SOLO ELETTRONICA
SISTRI
Dopo un mese dall’operatività del SISTRI
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CATEGORIE
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Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lett. c), d) e g) che non hanno più di dieci dipendenti
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Imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 212, comma 8
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Imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 C.c. che producono rifiuti non pericolosi
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Imprese e enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività diverse da quelle di cui all’articolo 184, comma 3, lett. c), d) e g)
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Modalità di iscrizione
Contributo di iscrizione
Per informazioni ulteriori consultare il sito del Ministero dell’Ambiente www.sistri.it.
MODIFICA DELL’ISCRIZIONE ALL’ALBO GESTORI AMBIENTALI
PER I PRODUTTORI INIZIALI DI RIFIUTI CHE EFFETTUANO OPERAZIONI
DI RACCOLTA E TRASPORTO DEI PROPRI RIFIUTI
Il decreto legislativo 205/2010, il cosiddetto correttivo “quater” del d.lgs 152/06, conferma che i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti e per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti in quantità non eccedenti 30 Kg o 30 l al giorno devono iscriversi all’Albo gestori Ambientali (con modalità semplificate).
Le modifiche apportate dall’art. 25 del d.lgs 205/10 comportano 2 novità:
1) l’iscrizione dovrà essere rinnovata dopo 10 anni, e non più dopo i 5 ora previsti;
2) le iscrizioni effettuate prima del 14 aprile 2008 devono essere aggiornate entro il 25 dicembre 2011, tale aggiornamento si rende necessario per uniformare le iscrizioni precedenti al d.lgs. 4/2008 che prevedeva di comunicare anche l’attività svolta, l’elenco dei CER trasportati e l’elenco dei mezzi utilizzati.
Pertanto tutti coloro che devono aggiornare l’iscrizione dovranno:
PRESENTARE LA “DOMANDA DI AGGIORNAMENTO” ENTRO IL 30 GIUGNO 2011
Considerato infatti l’elevato numero di iscrizioni oggetto di aggiornamento e i termini previsti per l’espletamento delle relative procedure (entro il 25 dicembre 2011) le Sezioni regionali dell’Albo non potranno garantire il rispetto dei suddetti termini per le domande pervenute oltre il 30 giugno (vedi circolare Albo Gest. Amb. N° 432 del 15/03/11).
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Stress lavoro correlato: nuovi documenti utili al percorso valutativo
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Una breve rassegna dei documenti in rete utili al percorso valutativo del rischio stress lavoro-correlato. Le definizioni, i dati europei, i livelli e le fasi di valutazione, le ricadute sull’organizzazione aziendale e la prevenzione.
Brescia, 11 Apr – Verso la fine del 2010 la Commissione consultiva permanente ha proposto un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, percorso che dovrebbe essere stato avviato entro il 31 dicembre 2010.
Per aiutare le aziende che lo hanno intrapreso raccogliamo alcuni documenti presenti in rete e utili alla corretta formulazione della valutazione di questo rischio.
Nel sito “ Salute & Sicurezza – RLS” della Filcams-Cgil è presente un “ Programma per la realizzazione delle attività per la valutazione del rischio da ‘stress lavoro correlato’”, con riferimento sia al Decreto legislativo 81/2008, sia alla Circolare del Ministero del Lavoro del 18 novembre 2010 contente le indicazioni necessarie per la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato approvate dalla Commissione consultiva.
Nel documento si fa riferimento all’attivazione progressiva di diversi livelli di valutazione (con possibile ultimazione dell’intero percorso entro il 30 novembre 2011):
- primo livello: individuazione dei gruppi omogenei con riferimento ai rischi (mansioni, reparti);
- secondo livello: informazione e formazione sul significato dello stress lavoro correlato;
- terzo livello: definizione delle griglie di valutazione per la verifica di eventi sentinella (dati infortuni, assenze, turnover,…), contenuto del lavoro (ambiente, attrezzature, orari, turni, carichi, competenze e requisiti professionali,…), contesto del lavoro (ruolo nell’’ambito dell’organizzazione autonomia decisionale e controllo, sviluppo di carriera, comunicazione,…),
successiva raccolta dei dati;
- quarto livello: valutazione dei risultati del secondo livello e eventuale definizione di ulteriori indagini che potranno riguardare gruppi omogenei di lavoratori (anche a campione);
- quinto livello: decisioni strategiche finalizzate ad intervenire sui fattori stressogeni eventualmente riscontrati. Programmazione ulteriori interventi di valutazione alla luce dei risultati raccolti.
Diversi documenti sulla valutazione del rischio sono presenti in rete sul sito ufficiale della campagna straordinaria di formazione VIVERSICURA, promossa dall’Assessorato alle Politiche della Formazione della Regione Veneto.
Sono documenti prodotti per il comparto del legno in relazione ad attività formative proposte dal Centro Sviluppo Artigianato (Cesar).
Il documento “I rischi da stress lavoro correlato” – a cura della dr.ssa Elena Bertoni, psicologa del lavoro – ricorda la definizione di stress.
Lo stress deve essere inteso come “fenomeno che si verifica in presenza di eventi o caratteristiche di eventi che vengono percepiti dalla persona che li deve affrontare come significativi per il proprio benessere, ma che vanno oltre le sue capacità di farvi fronte. Si genera nell’individuo uno stato di tensione psicologica, fisiologica e comportamentale che a lungo andare può comportare conseguenze dannose o patologiche sia a livello individuale che organizzativo”.
Viene inoltre sottolineata la differenza tra:
- “eustress – stress positivo: attivazione positiva e risposta efficiente agli stimoli;
- distress – stress negativo: se la reazione è troppo intensa o lo stimolo negativo è prolungato (stress cronico), variazioni ormonali possono diventare stabili, predisponendo a problemi psicologici e a malattie psicosomatiche. A lungo andare provoca diminuzione delle capacità di risposta e d’adattamento”.
Vengono anche segnalati l’influenza dello stress sulla salute dei lavoratori e gli effetti sull’organizzazione.
Un individuo stressato tende a:
- “commettere più errori;
- essere meno produttivo ed efficiente;
- non reggere i ritmi dell’azienda;
- perdere motivazione progettuale rispetto a sé stesso, all’ambiente di lavoro, alla società;
- ammalarsi di più;
- relazionarsi agli altri con difficoltà;
- favorire l’insorgenza di conflitti in ambito lavorativo”.
Questi alcuni elementi di prevenzione a livello organizzativo:
- “equa distribuzione dei carichi di lavoro;
- controllo sulle risorse disponibili a livello fisico e materiale: attrezzature, tempi, ritmi, capacità;
- supporto alle competenze: affiancamento e formazione;
- comunicazione e ascolto;
- organizzazione dei processi e chiarezza;
- riconoscimenti economici e soprattutto sociali, feedback non solo negativi;
- motivazione positiva al lavoro;
- gruppo di lavoro unito: collaborazione, supporto, condivisione di obiettivi, regole, valori”.
Il documento “Parliamo di stress lavoro correlato”, dopo aver elencato alcuni dati sulla rilevanza del rischio stress, si sofferma sulla proposta metodologica dell’Ispesl relativa alla valutazione dello stress lavoro-correlato.
In particolare la proposta individua tre fasi:
- “Fase 1: inquadramento degli indicatori oggettivi, ossia verificabili, che è possibile associare a condizioni di stress da lavoro, attraverso la compilazione della checklist di indicatori verificabili, appositamente predisposta;
- Fase 2: individuazione del livello di rischio stress lavoro-correlato che viene valutato in modo graduale (basso, medio, alto). In questa fase devono essere già ipotizzate e pianificate azioni di miglioramento;
- Fase 3: misura della percezione dello stress dei lavoratori, attraverso l’utilizzo di strumenti specifici (es. questionari) che verranno analizzati in modo aggregato, nel senso che non saranno considerate le singole condizioni di stress occupazionale, bensì quelle dell’organizzazione”.
Nella fase 3 è importante il coinvolgimento dei lavoratori.
Questo livello di intervento “richiede competenze specifiche e prevede:
- pianificazione dell’intervento con la definizione delle varie fasi del progetto di studio e dei tempi necessari;
- scelta dello strumento da utilizzare (definizione del questionario, focus group, intervista semistrutturata, ecc.);
- modalità di rilevazione che garantiscano a tutti i lavoratori l’informazione, la partecipazione e l’anonimato, garantito anche dalla elaborazione dei dati in forma statistica;
- modalità di analisi dei risultati per aggregazioni di interesse organizzativo;
- restituzione dei risultati ai dipendenti”.
Questi alcuni criteri e cautele consigliati:
- un intervento precedente di informazione, partecipazione e collaborazione dei lavoratori e/o loro rappresentanti ( RLS) ;
- gli strumenti utilizzabili, devono sondare esclusivamente quelle dimensioni non riconducibili a tratti o caratteristiche di personalità”.
La raccolta dei questionari dovrebbe prevedere:
– “un documento preliminare con gli indicatori che vengono utilizzati;
– informativa iniziale ai lavoratori sullo scopo e le modalità di raccolta;
– una somministrazione del questionario supportata, evitando la distribuzione e l’autosomministrazione senza informativa;
– raccolta di questionari anonimi od almeno in cui sia garantita la privacy in merito al trattamento dei dati sensibili;
–produzione di un report finale con dati anonimi collettivi;
– discussione del report con i gruppi interessati e le loro figure di riferimento (RLS, ecc.)”.
Inoltre si ricorda che “completare l’indagine oggettiva/verificabile con la valutazione soggettiva dello stress lavoro-correlato permette una lettura più completa e affidabile delle condizioni di vita e di lavoro: la valutazione soggettiva non è mai sufficiente e deve essere preceduta dalla valutazione degli indicatori oggettivi”.
Infine il documento “I rischi da stress lavoro correlato – Organizzazione aziendale e comportamento proattivo alla sicurezza”, a cura di Federica Tabone, psicologa del lavoro.
Per concludere questa rassegna di documenti sul rischio stress, riprendiamo da questo ultimo documento alcuni dati – forniti dall’European Foundation for the Improvement of Living & Working Conditions – relativi all’impatto sulla redditività dello stress lavoro-correlato:
- “nel 2002 il costo economico dello stress legato all’attività lavorativa nell’UE a 15 stati era di circa 20000 milioni di euro. Il numero di persone che soffrono di stress legato all’attività lavorativa è destinato ad aumentare;
- dagli studi condotti emerge che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress”.
Dunque lo stress lavoro-correlato porta ad un aumento dei costi aziendali per:
- “ridotta produttività;
- assenteismo;
- infortuni e incidenti”.
E la presenza di elevati fattori di stress non solo porta a un aumento del turn-over non fisiologico e della non idoneità lavorativa, ma anche a problemi relativi all’immagine dell’azienda e alla qualità dei prodotti.
I rischi da stress lavoro correlato (formato PDF, 798 kB).
Parliamo di stress lavoro correlato (formato PDF, 1.22 MB).