Corso per addetti al Primo Soccorso - gruppo A
Art. 45 D.Lgs. 81/2008 e D.M. 388/03
COSA SONO |
Soft skills, o competenze trasversali, sono quelle capacità generate dalla combinazione di qualità personali, atteggiamento in ambito lavorativo e competenze relazionali. Ad esempio la leadership, l'efficacia relazionale, il lavoro di gruppo, il problem solving, la gestione dei conflitti. |
QUALI SONO |
Schematicamente possiamo raggrupparle in quattro macro aree:
capacità di pensiero logico e ragionamento: visione sistemica, problem solving, analisi e sintesi…;
capacità di rapportarsi agli altri: comunicazione verbale e non verbale, gestione dei rapporti interpersonali, orientamento all’altro della relazione (collega, cliente, utente…), collaborazione, negoziazione...,
iniziativa, proattività, orientamento al compito, pianificazione, organizzazione, gestione delle risorse disponibili, delle priorità, del tempo...,
Capacità legate alla responsabilità del ruolo: leadership, gestione e motivazione dei collaboratori, capacità di delega, predisposizione all’ascolto...
Esistono poi altre competenze trasversali preliminari: flessibilità, tolleranza allo stress, innovazione, creatività... E’ chiaro che si tratta di capacità fondamentali per poter svolgere bene il proprio lavoro, a parità delle competenze tecniche specifiche (hard skills). |
COME SI APPRENDONO E IMPLEMENTANO |
Come le hard skills, anche le capacità trasversali si possono apprendere, coltivare, implementare, e inoltre, si può fare un lavoro che permetta di risvegliarle, supportarle e rianimarle. Lo strumento formativo per eccellenza è il GRUPPO in tutte le sue declinazioni: role playing, team building, supervisione nelle istituzioni, psicodramma, gruppo esperienziale... |
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Notizie Ambiente
- Albo gestori: i moduli per l’iscrizione semplificata;
- SISTRI nel caos: la cancellazione per microimprese non è automatica;
- Deposito di rifiuti: la Cassazione chiarisce la differenza fra le ipotesi di reato;
- Siti contaminati, “Sblocca Italia” agevola procedure (già) semplificate;
- Rifiuti tritovagliati, Consiglio di Stato vieta smaltimento fuori Regione.
Notizie Sicurezza
- Elezione del RLS in aziende con più di 15 dipendenti;
- Visite mediche e loro svolgimento fuori dall'orario di lavoro;
- Sull’attestazione dello svolgimento della formazione dei lavoratori;
- Quaderni tecnici Inail: sistemi di protezione individuale dalle cadute;
- Semplificazioni in cantiere: i nuovi modelli dei piani di sicurezza
Calendario Corsi Mastergroup
Provvedimenti
“Patentino” per macchine agricole e movimento terra
In vigore dal 12 marzo 2013 l’Accordo tra Governo e Regioni – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12 marzo 2012 – che istituisce una specifica abilitazione (Patentino) per gli utilizzatori dei mezzi meccanici siano essi lavoratori autonomi o dipendenti, in linea con quanto sancito dal Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 73 comma 4 e 5 D.Lgs 81/08).
In sintesi (aggiornamento gennaio 2015):
Le attrezzature di lavoro
I mezzi meccanici per il cui utilizzo è previsto il patentino sono i trattori agricoli e forestali gommati e cingolati (compresi trattori con pianale di carico), i sollevatori telescopici, i carri raccolta frutta e alcune tipologie di macchine movimento terra (escavatori idraulici e a fune, pale caricatrici frontali, terne, autoribaltabili a cingoli e pompe per calcestruzzo).
È opportuno precisare che per macchine agricole si intende tutte le attrezzature di lavoro citate nell’Accordo 22 febbraio 2012 che hanno un utilizzo in ambito agricolo e forestale; ciò significa che una macchina tipicamente movimento terra che viene utilizzata in ambito agricolo (ad esempio un wheel loader) è da definirsi ai fini del presente provvedimento come una macchina agricola e pertanto l’operatore che la utilizza dovrà attenersi alle date per operatori che utilizzano le macchine nell’ambito del settore AGRICOLO.
Il corso di formazione
Per i lavoratori è prevista la frequentazione di un “corso di formazione” tecnico-pratico completo, e una prova di verifica finale, il cui esito positivo consentirà il rilascio di un attestato di abilitazione. Il conseguimento della regolare patente di guida, rilasciata ai sensi del D.Lgs 30 aprile 1992 (Codice della Strada), non assolve il lavoratore dall’obbligo di conseguire lo specifico patentino, in quanto, mentre la patente di guida riguarda aspetti legati alla circolazione stradale, il patentino si riferisce alle norme specifiche e ai corretti comportamenti nella conduzione dei mezzi meccanici nel luogo di lavoro.
Le date di entrata in vigore
Operatori che utilizzano le macchine nell’ambito del settore EDILE (o altro)
- i lavoratori autonomi/subordinati che sono stati incaricati a utilizzare per la prima volta a partire dal 12 marzo 2013 le attrezzature di lavoro citate nell’Accordo e non hanno formazione pregressa (neofiti), sono obbligati a conseguire da subito (ossia prima del conferimento dell’incarico) il corso completo per l’abilitazione professionale;
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 12 marzo 2013 utilizzano già una attrezzatura (di cui all’Accordo) e non hanno formazione pregressa, devono effettuare il corso completo per l’ abilitazione professionale entro 24 mesi dalla data di entra in vigore dell’Accordo (ossia entro il 12 marzo 2015);
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 12 marzo 2013 hanno formazione pregressa con frequentazione del corso di cui al punto 9.1 lettera a) dell’Accordo, sono soggetti alla frequentazione del corso di aggiornamento (numero di ore ridotte rispetto al corso completo) entro 5 anni dalla data di entrata in vigore dell’ Accordo (quindi entro il 12 marzo 2018 – circ. MinLavoro del 10-6-2013);
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 22 marzo 2015 hanno formazione pregressa con frequentazione del corso di cui al punto 9.1 lettera b) e c) dell’Accordo 22 febbraio 2012, sono soggetti al corso di aggiornamento (numero di ore ridotte rispetto al corso completo) entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’Accordo (quindi entro il 12 marzo 2015)
Operatori che utilizzano le macchine nell’ambito del settore AGRICOLO
- i lavoratori autonomi/subordinati che sono incaricati a utilizzare per la prima volta a partire dal 22 marzo 2015 le attrezzature di lavoro citate nell’Accordo e che non hanno formazione pregressa o esperienza documentata (neofiti), sono obbligati a conseguire da subito (ossia prima del conferimento dell’incarico) il corso completo per l’ abilitazione professionale;
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 22 marzo 2015 utilizzano già una attrezzatura (di cui all’Accordo), ma non riescono a dimostrare una esperienza pregressa almeno pari a 2 anni o non hanno formazione pregressa, devono effettuare il corso completo di abilitazione professionale entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’Accordo (ossia entro il 22 marzo 2017);
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 22 marzo 2015 hanno esperienza pregressa documentata pari almeno a 2 anni, sono soggetti al corso di aggiornamento (numero di ore ridotte rispetto al corso completo) entro 5 anni dalla data di pubblicazione dell’Accordo 22 febbraio 2012 (ossia entro il 13 marzo 2017 secondo quanto riportato nella circ. MinLavoro del 24 dicembre 2013, anche se formalmente sarebbe 12 marzo 2017);
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 22 marzo 2015 hanno formazione pregressa con frequentazione del corso di cui al punto 9.1 lettera a) dell’Accordo, sono soggetti al corso di aggiornamento (numero di ore ridotte rispetto al corso completo) entro 5 anni dalla data di entrata in vigore dell’ Accordo (quindi entro il 22 marzo 2020 – circ. MinLavoro del 10 giugno 2013);
- i lavoratori autonomi/subordinati che alla data del 22 marzo 2015 hanno formazione pregressa con frequentazione del corso di cui al punto 9.1 lettera b) e c) dell’Accordo, sono soggetti al corso di aggiornamento (numero di ore ridotte rispetto al corso completo) entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore dell’Accordo (quindi entro il 22 marzo 2017).
Il cosiddetto decreto Milleproroghe 2015 (L. 27.02.2015, GU n. 49 del 28.02.2015 – art. 8 comma 5 bis) ha differito la data di entrata in vigore dell’obbligo di abilitazione professionale per l’uso di particolari attrezzature agricole prima dell’incarico, per i lavoratori autonomi/subordinati che sono incaricati a utilizzarle per la prima volta senza avere esperienza pregressa, al 31 dicembre 2015.
Non esitate a contattrci per ulteriori chiarimenti in merito o richieste di preventivi personalizzati.
La ristorazione collettiva
Settore di nicchia, ma ad elevatissima specializzazione è la progettazione completa e realizzazione degli impianti di produzione e di distribuzione legati alla Ristorazione per alberghi – ospedali – mense ed in modo particolare alla Ristorazione Aziendale.
Ogni impianto, pur avendo basi in comune si differenzia in maniera notevole. Gli elementi alla base dello studio sono a titolo di esempio:
- l'individuazione del servizio in funzione del destinatario (target),
- la definizione del tipo di menu che si intende preparare,
- la tipologia e la frequenza di approvvigionamento delle merci da cui segue l'uso di eventuali tecnologie di cottura, abbattimento e conservazione temporanea;
- le modalità di distribuzione: la scelta del modello a free flow - in alternativa al classico self-service che obbliga i commensali ad un percorso comune e dove l'incertezza di una scelta penalizza l'intera fila – consente agli utenti di muoversi liberamente e con maggior gratificazione nell'intera area di distribuzione e di dirigersi verso i punti interessati in cui spesso si ha il completamento della preparazione (front cooking), con possibile personalizzazione, del piatto richiesto.
Attenzione alle risorse umane
Salute e sostenibilità per i dipendenti: Il ristorante aziendale punta su un menù mediterraneo di qualità somministrato in un ambiente pensato in funzione del piacere e del comfort di chi lo frequenta, ma anche del risparmio energetico e della riduzione degli scarti.
La pausa pranzo
La pausa pranzo in azienda è un momento di relax per il lavoratore che si permette una piacevole distrazione prima di riprendere il ritmo lavorativo. Ecco dunque l'importanza di un menu di qualità somministrato in un ambiente pensato in funzione del piacere e del comfort di chi lo frequenta.
Attenzione per l'ambiente
La qualità del servizio viene perseguita anche attraverso una particolare attenzione agli spazi in cui i pasti vengono consumati: con riduzione del riverbero acustico, eliminazione dei fumi e degli odori in sala, miglioramento del sistema di illuminazione, utilizzo di tavoli e sedie ergonomici e utilizzo di colori caldi per gli elementi di arredo.
Particolare attenzione è dedicata al risparmio energetico con utilizzo di attrezzature d'avanguardia dotate di sistema di auto controllo e regolazione con taglio dei picchi di consumo, utilizzo di impianto di raccolta vassoi automatico e impianto di lavaggio – igienizzazione con l'eliminazione della tovaglietta di carta.
Mense da noi progettate hanno ricevuto ambiti riconoscimenti in materia.
Produzione, distribuzione e consumo dei pasti - LA PROGETTAZIONE
La progettazione riguarda:
- la cucina, lo stoccaggio merci, il dimensionamento delle celle frigo e dei gruppi frigo, le aree di lavorazione, le preparazioni delle carni bianche / rosse e pesce, la preparazione di ortofrutta, la preparazione piatti freddi, la cottura, il lay-out, gli spazi e i percorsi. Fondamentale importanza è dedicata alla scelta delle attrezzature e delle tecnologie;
- il lavaggio pentole, il lavaggio stoviglie, i sistemi di raccolta e trasporto vassoi, il ritiro manuale, con carrelli o con nastro automatico, il dimensionamento dei cestelli e delle macchine.
- la distribuzione dei pasti con calcolo dei flussi e degli spazi, il free flow, le isole;
- gli impianti di aspirazione - le cappe a sola aspirazione, o con reintegro, a compensazione, oppure il soffitto aspirante – il loro dimensionamento con determinazione delle portate d'aria con particolare attenzione al risparmio e al recupero energetico, con riferimento alle apparecchiature usate, alle superfici cappe e alla volumetria ambiente;
- la sala di consumo con l'obiettivo di assicurare agli utenti un alto livello di comfort e di relax;
- gli impianti generali per la produzione del caldo, del freddo, dell’acqua calda sanitaria, l’addolcimento dell'acqua, la climatizzazione dei locali, il controllo delle temperature nelle zone preparazioni.
Tutta la progettazione, su richiesta, è conforme ai Requisiti Generali e Specifiche Prestazionali per la Certificazione LEED.
Mastergroup oltre alla progettazione segue la Direzione Lavori e l'espletamento dell'iter autorizzativo in un percorso “chiavi in mano” a costo omnicomprensivo e accuratamente preventivato senza sorprese.
Su richiesta viene fornito il GENERAL CONTRACTOR.
Per contatti ed informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Referenze
EniServizi Spa società dell’Eni che opera nel settore della fornitura di servizi.
* Ristorante aziendale 2.200 pasti – Secondo palazzo uffici San Donato Milanese
* Ristorante aziendale 800 pasti - Via Laurentina – Roma
Saipem S.p.A. società per azioni facente parte del gruppo ENI,
* Ristorante aziendale da 2.000 pasti - Terzo palazzo Uffici San Donato Milanese
* Cucina produzione 700 pasti - Fano
Versalis - società chimica soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni S.p.A.
* Ristorante aziendale da 500 pasti – Stabilimento di Sarroch (Ca)
Syndial S.p.A. Attività Diversificate – società facente parte del gruppo ENI.
* Ristorante aziendale da 500 pasti – Stabilimento di Brindisi
Salvatore Ferragamo Spa – settore della moda
* Ristorante aziendale 800 pasti – Stabilimento e Uffici via Mercalli Sesto Fiorentino
Comune Giavera del Montello (TV) - 31040 - Piazza Donatori del Sangue, 6
* Centro cottura 700 pasti per ristorazione collettiva.